SEBASTIANO BOCCIARDO & C.
Tessera per il ritiro di Buste di competenze (buste paga)
Di un dipendente della fabbrica per la concia delle pelli, che per oltre un secolo ha dato lavoro a moltissime famiglie della zona Marassi.
Il fondatore Sebastiano Bocciardo è stato un grande industriale, da giovane era impiegato presso la conceria di Bernardo Olivari, che si trovava in zona Marassi, innamoratosi della figlia di Bernardo giungerà in breve alle nozze.
All'epoca funzionava la dote ed il buon Bernardo concesse una somma notevole (se non erro di diecimila lire).
Inizia la sua attività con un piccolo capannone (ora demolito) che si trovava alle spalle di quella che era la sede del comune di Marassi (oggi asilo infantile di piazza Romagnosi) ebbe un figlio da Colomba Olivari morto in giovane età, anche la giovane moglie morì.
Sebastiano passo a seconde nozze con Elisa Beker da cui ebbe alcuni figli tra i quali Arturo (16-4-1876 / 18-7-1959) ingegnere con due lauree, e Giovanni nato e morto a Genova (19-12-1877/26-6-1953) fu buon calciatore nella formazione del Genoa nella formazione insieme a Spensley.
Sebastiano alla sua morte entra a Staglieno per un breve periodo poi viene spostato al cimitero del Monte nella cappella di famiglia, nello stesso cimitero riposa Bernardo Olivari, con la moglie e la figlia Colomba, anche il piccolo nato dal primo matrimonio è sepolto con i nonni e la mamma.
Io sono nato in quella zona, e la fabbrica ha sempre avuto su di me un certo fascino, quando venne demolita cercai in tutti i modi con richieste istituzionali, di lasciare una testimonianza di questa importante realtà, ma l'ottusità delle nostre autorità pur riconoscendo il mio buon proposito non fecero nulla, e cancellarono completamente ogni testimonianza.
Almeno avessero avuto il buon senso di dedicare la piazza a Sebastiano Bocciardo.
Nella seduta pubblica del Consiglio Comunale del 25 settembre 1900, il Presidente prima di aprire la discussione sulle pratiche iscritte all'ordine del giorno, pronunzia il seguente discorso:
Egregi Signori Consiglieri,
<<Particolarmente penoso mi riesce oggi il compito di commemorare in quest'aula il cav. Sebastiano Bocciardo, rapito, or son pochi giorni, all'affetto della famiglia, alla stima dei suoi concittadini, all'amicizia dei suoi colleghi.
<<La dolce consuetudine che mi legava a lui nella gestione degli interessi del pio Ricovero di Mendicità mi rende più amaro questo distacco, sebbene già da qualche tempo l'inesorabile morbo che lo aveva assalito non lasciasse più adito a lusinghe di salvare quella preziosa esistenza.
<<Ma se la perdita di sì degna persona non può a meno di addolorarci profondamente, ci è bensì di conforto nella mestizia di quest'ora il pensare che il compianto nostro compagno di lavoro, tutta la sua non breve vita consacrava al lavoro, al culto della famiglia, al bene del proprio simile.
<<A capo di una delle più fiorenti industrie, seppe dare a tal ramo della ligure attività uno sviluppo che, oltre tornare di onesto e invidiabile profitto alla propria casa, formò pure il benessere di numerose famiglie, garantendo alle stesse un utile e continuato lavoro, e colla propria scrupolosa buona fede, colla largezza delle sue vedute contribuì pure a mantenere intatta quella rinomanza di operosa onestà onde andò ognora ammirato il "genuensis mercator"".
<<Nè l'egregio uomo limitò al proprio commercio l'opera sua, ma ben anco dedicò buona parte del suo tempo prezioso a rendersi utile al proprio simile, e oltre che amministratore del pio Ricovero di Mendicità, il cav. Bocciardo fu consigliere del nostro Comune quasi ininterrottamente dal giorno dell'annessione di quello di Marassi, della cui amministrazione pure facea parte; membro del Comitato di beneficenza dei Comuni annessi, amministratore degli Asili infantili di S.Fruttuoso, di Marassi e Quezzi, diplomato per benemerenze speciali acquistatesi durante l'infierire dell'epidemia colerica del 1874:
<<Ma l'opera sua benefica non restringevasi alla sola cerchia di Genova, egli fu pure membro della Congregazione di carità del Comune di Sassello, consigliere comunale di Portofino e Presidente del Consorzio per la strada che unisce quel comune al limotrofo di S. Margherita Ligure.
<<Di carattere mite, d'animo buono, di modi cortesi, egli educò al bene e al lavoro la numerosa prole cui lasciò un nome onorato e un imitabile esempio di operosità e di saggezza.
<<Rendiamo quindi questo estremo e doveroso tributo di affetto e di stima ad un uomo il quale, per quanto la sua modestia gareggiasse col merito, avrebbe potuto, al compiere della sua mortale carriera, esclamare con Tito: Questa non è una giornata perduta !>>
Le parole del Sindaco sono accolte con manifesti segni di approvazione dall'intero Consiglio e dal pubblico presente all'adunanza.
Biglietto da visita con data dell'8 gennaio 1915 della Ditta G.M. Taccone, ho inserito questo biglietto che ho trovato, perchè nella parte posteriore dello stesso ho scoperto che la ditta Taccone commerciava in pelli e nel biglietto si parla proprio di una partita acquistata per conto dei signori Bocciardo, come si può leggere nell'allegato.
Parte posteriore del biglietto con il testo che riguarda la merce acquistata per conto dei signori Bocciardo, all'epoca la ditta Bocciardo era gestita dai suoi Figli, in quanto Sebastiano era già deceduto da quindici anni.
Alb. 7
Sc.7b
P.4
SEBASTIANO BOCCIARDO & C. S.p.A.
Inserisco l'impronta, stampata dalla macchina mod. Micropost EE/65-matr.n° 2749.
Questa macchina ha iniziato il suo servizio presso questa società in data 30 novembre 1966.
La società Bocciardo aveva la sede in via Canevari, 39 Genova.
Cessa il suo uso in data 3 febbraio1984.
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